mercoledì 3 aprile 2013

Addio, e grazie di tutti i pomodori.


(Buio. Molto buio. Una persona, con evidente difficoltà, cerca di entrare in scena ma non riesce a capire dove si trova. Accende un cellulare per farsi luce, lo posiziona davanti a se come una torcia, inizia a camminare con difficoltà. Improvvisamente il teatro si illumina.)

F: "Bravo. Non avrei mai pensato di dirtelo ma bravo!"
D: "Perchè a differenza tua so premere un interruttore?"
F: "Perchè dentro di te c'è questo gene che ti spinge ad insultarmi? Spiegami: cosa ti ho fatto di male."
D: "Durerebbe molto meno ciò che mi hai fatto di bene".
F: "E perchè tu? Ti conosco da sette anni, hai fatto mai qualcosa per me? Per il mio sostentamento? Per il mio futuro?"
D: "Non sono tua madre".
F: "Curioso. E' la stessa frase che ha sempre ripetuto lei".
D: "E tuo padre?"
F: "Ne diceva una simile, ma sostituendo la parola "madre" con la parola "padre".
D: "Che strano eh?"
F: "Son cose che ti segnano. Soprattutto se iniziano a dirtelo dall'età di sei giorni".
D: "Vabbè. Comunque siamo qui per altro.
F: "Eh già".
D: "Ma allora...è sicuro?"
F: "Eh sì!"
D: "Non è più uno scherzo come quello che ti feci anni fa, o come quando me ne andai a fare un blog con un altro e ti incazzasti come una belva?".
F: "Eh no."
D: "Sei diventato il nuovo paroliere di Vasco Rossi?"
F: "Non la perdi mai questa voglia di fare battute quando sei nervoso eh?"
D: "Da cosa dici che sono nervoso?"
F: "Dal post che hai fatto per salutare. E' carico di livore che manco Giuliano Ferrara quando vede donne che possono abortire e lui non può."
D: "Bel paragone. Passibile di denuncia."
F: "Ecco! Una volta che mi fai un complimento vedo la possibilità della galera per diffamazione."
D: "Esagerato! Manco avessi un account fake di Beppe Grillo".
F: "Perchè tu...?"
D: "Shhh. Anche i muri sono grillini, qui intorno."
F: "Comunque stai incazzato. Ammettilo."
D: "Te lo devo dire chiaramente? M'hai svuotato, bastardo! Non riesco più a scrivere per colpa tua. E non perchè il blog ormai è andato, ma perchè mi sono sentito abbandonato".
F: "Oh, poverino. Già vedo gli slogan estivi: "Non abbandonare un D sull'autostrada".
D: "Ridi tu."
F: "E certo. Ti rendi conto che ogni volta che entravo qui mi sentivo distrutto dall'enorme quantità di post che scrivevi? Ed io non avevo una idea una per farne uno?"
D: "Uno vale uno!"
F: "La vuoi finire di sparare minchiate? E' una roba seria questa. Lo so che siamo stato co-admin per cinque anni e qualche mese, ma è pure ovvio che c'erano attriti dai...però ci odiamo come al primo giorno. Da quando esistevano i forum!"
D: "E le chat erano viste come la tecnologia assoluta".
F: "Ed i modem a 56k emettevano dolci rumori di connessione".
D: "Vecchi tempi."
F: "Eh, anche io ero vecchio. Dentro. Un po' meno di adesso forse."
D: "Ma guardati: sei uno sceneggiatore. Anche se nel 2013 non uscirà alcunchè scritto da te..."
F: "Bello che lo fai notare".
D: "E poi lavori in una casa editrice di fumetti. Il sogno! Ancora non ho capito cosa fai ma complimenti!"
F: "Grazie grazie".
D: "Poi me lo spieghi esattamente cosa fai? No, perchè sai che ho capito che tu leggi i fumetti, controlli se ci sono errori e bon. Finito lì."
F: "Ehm...è così."
D: "Paghi tu, giusto?"
F: "Preferisco non rispondere. Ma basta parlare di me! Anche tu sei diventato un...gelataio giusto?"
D: "Manco sai che faccio..."
F: "Sei un barista? Un contorsionista? Un eroe? Supergiovane?"
D: "In questo momento sono un disperato disoccupato!"
F: "Eh, diamine! Un po' di fantasia su! Lo fanno quasi tutti ultimamente, differenziati!"
D: "Però tra un mese, si dovrebbe cambiare registro."
F: "Ottimo! Vedi che i sogni si avverano?"
D: "Non avevo mai sognato di diventare gelataio, eh. Ma non mi dispiace ciò che faccio."
F: "Giusto. Che volevi essere tu da piccolo?"
D: "Dylan Dog".
F: "Ecco. Un po' eccessivo come obbiettivo. Facciamo così: tieniti quello che hai. E non ci pensare."
D: "A cosa?"
F: "A tutto!"
D: "Al fatto che stiamo chiudendo? Abbandonando questo teatro angusto?"
F: "Eh...che ci vuoi fare."
D: "Che poi...(indica il teatro) è sempre stato vuoto...vero?
F: "Ogni tanto ci passava "S", lo vedevo seduto in disparte. Ogni tanto la tua pulzella. Qualche volta pure "MB", ma non ciarlava mai, che se parlava si rimaneva venti minuti a capire cosa volesse dire. E poi presenze vaganti che sono volate via."
D: "Ed io sentivo le risate! Ci pensi che io le sentivo?"
F: "Io ci provavo. Ma niente."
D: "Io sentivo le risate, gli applausi, i fischi, le standing ovation. Anche i pomodori che mi lanciavano quando non avevo un misero "mi piace". Ma non c'era mai nessuno. Nessuno! E poi mi domando chi è che rimpiangerà la fine di questo spazio, di questo teatro che non è riuscito nemmeno ad arrivare ai sei anni."
F: "Sono sempre i migliori che se ne vanno per primi".
D: "Chiude il blog di ZeroCalcare?"
F: "No, idiota! Intendevo noi!"
D: "F...con tutto il bene: se noi siamo i migliori, ho paura di scoprire il peggio."
F: "Ma la vuoi finire con tutto questo negativismo? Le risate c'erano, gli applausi c'erano, anche qualche visitatore estraneo, ogni tanto, c'era. Toh...guarda là...un tizio s'è appena seduto."
D: "E' uno dei ricercatori folli di google. Ha appena cliccato su "juliana moreira video porno". Come puoi notare è privo di pantaloni."
F: "Ecco. Ci mancava che UNO sceglievo come esempio e manco era buono."
D: "Non ti preoccupare, amico mio, è inutile che provi a consolarmi. E' successo. E' finita. Va' bene così. Poteva andare tutto peggio. Potevamo litigare fortemente e picchiarci a distanza. Potevamo rubarci le donne. Potevamo odiarci ed invidarci così tanto da non parlarci manco più. Invece, bene o male, noi due ci siamo ancora. Non ci sarà più un blog, ma fa niente. Forse ne nasceranno altri due. E' la vita, no? Si va' avanti..."
F: (singhiozza) io odio quando fai il melenso. Te lo devo dire: lo odio perchè mi fai commuovere. Non posso commuovermi! Io sono un robot senza sentimenti!"
D: "Se piangi vuol dire che ci tenevi. Sappi che va' tutto bene. Il sipario si chiude. Per l'ultima volta e non si aprirà più. Adios, amigos, adios. E via, verso nuove avventure."
F: "Così? Basta? Senza cazzeggiare ancora?"
D: "Che senso ha, amico mio? Volevo regalare al nostro "enorme" pubblico cinque puntate mozzafiato di noi, su questo palco, a scambiarci battute e gag. Ma che senso ha? E' finita la storia. E' finito il teatrino. Non senti? Le ruspe sono già qui. Pronte a demolirlo."
F: "E quindi è ora di andare?"
D: "Tu vai. Io non sento il bisogno di farlo, fammi godere questa vista sul pubblico ancora per una volta. Ancora per un altro po'."
F: "Allora rimango anch'io, se ti fa piacere."
D: "Grazie".
F: "Grazie a te."
D: "..."
F: "..."
D: "..."
F: "La senti?"
D: "Cosa?"
F: "L'ultima grande standing ovation per noi".
D: "Non proprio".
F: "Chiudi gli occhi".
D: "Non è solo un trucco per baciarmi, giusto?"
F: "Chiudi gli occhi!"
D: "E' vero. Li sento!"
F: "Applaudono noi. E' giunto il momento dell'inchino."
D: "Grazie a tutti. Grazie!"
F: "Grazie per averci sopportato."
D: "Alla prossima! Se mai ci sarà."

(Sipario. Fine.)

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