martedì 10 luglio 2012

Varie promesse


Lo dico chiaramente: Facebook m'ha rovinato la vita. Prima trascorrevo il mio tempo libero cazzeggiando su qualche forum, perdendo relativamente poco tempo, e poi mi dedicavo ad altro. Ci poteva capitare una chiacchierata su Msn(buon'anima) e qualche visione di telefilm, ma niente di che. Era tutto meglio, tutto più veloce, forse tutto più utile.
Ora no. Facebook mi ha inglobato la giornata dentro la sua morsa di link inutili, di notizie passabili, di status aggiornati dagli utenti medesimi che mi possono rivelare quando vanno in bagno e cosa producono.
E nel frattempo io rimango in un limbo di inutilità che mi dà tristezza.
Devo comunque precisare che da quando sono parte del collettivo Acido Lattico sto scoprendo cose nuove sull'arte di fare satira, sulla comicità e sul mondo in generale. Parlare con gente che sa pensare è qualcosa che normalmente(tra un link e l'altro di Emma Marrone e Liguabue sulla mia home) mi risultava molto difficile fare. Ora mi sento parte di una famigliola sempre attenta alle notizie che girano per il web e sempre pronta a fare una sorta di scudo con le risate, contro le schifezze umane.
Poi uno di loro prima mi adorava, ora non più, ma prima mi adorava. E considerando che quando vigeva ancora la Palestra di Luttazzi io mi incazzavo perchè riusciva a crearne di meravigliose, a differenza mia, sapere che lui ero divertente, mi ha fatto molto piacere.

Questo è un utilizzo giusto del mezzo Facebook.

Invece guardare la home come se si cercasse la notizia del millennio non lo è. E sono ancora qui a fare progetti campati in aria per il blog, per un cortometraggio, per un romanzo, e per altri futili motivi quali la catalogazione dei miei fumetti, quando non ho mai tempo per pensarci. Figuriamoci attuare quei pensieri.

E do la colpa ad internet e al suo sguardo sexy se io sono un pallista. Do ancora la colpa ad internet quando è sempre e solo colpa mia.
Ma qui, oggi, stamattina, prometto di cambiare.

Prometto di chiudere il racconto iniziato due settimane fa prima della fine di Luglio.
Prometto di effettuare un racconto unico, diluito per tutto il mese di Agosto, come accaduto da due anni a questa parte.
Prometto di catalogare i miei fumetti. E precisamente prometto di farlo dalla settimana tra il 4 e l'11 agosto, quando avrò casa libera, condizionatore a palla, e aiuto dalla mia pulzella(spero).
Prometto di liberarmi dalla necessità di sapere cose che non mi interessano alquanto.
Prometto di staccare il pc e di passare nuovamente al libri.
Prometto che se proprio non voglio staccare il pc di vedere telefilm su di esso.
Prometto che scriverò quella sceneggiatura che devo scrivere entro fine Agosto-inizio Settembre.
Prometto che sarò più vivo e meno attaccato all'irrealtà.

Poi mi guardo intorno, sento l'estate che mi attanaglia e non faccio nulla di tutto ciò.
Maledetto caldo. Sei la mia scusa migliore da 25 anni a questa parte.

(Prometto che se non mantengo le promesse chiudo il blog o mi cancello da Facebook. Questa è una bella promessa.)

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