venerdì 20 luglio 2012

(Quasi) Tutto può cambiare


Nessuno mi aveva mai spiegato che le cose cambiano. O meglio questo lo sapevo, ma non sospettavo che i gusti personali potessero mutare così all'improvviso.
Chiariamo subito il concetto che potrebbe dar adito a facili interpretazioni: non sono gay, continuo a pensare che James Denton sia un figo da paura ma non ho fatto il salto della barricata, amo ancora la mia ragazza e le donne in generale(ma molto più in là sennò qualcuno potrebbe prendermi a bastonate).
Cambiano i gusti perchè cambi anche tu. E le "certezze" delle tue scelte di qualche anno prima sembrano un po' strane. Chi non si vergogna per alcune canzoni inserite in qualche cd, o musicassetta, "autoprodotta" in gioventù, significa che non è mai cresciuto veramente e vive ancora in un limbo di autocompiacimento. Io sto cambiando.
Lo capisco perchè due riviste che mi seguono da anni all'improvviso non mi piacciono più. O meglio: è successo gradualmente ma non me ne stavo rendendo conto.
"Xl" l'ho visto nascere in edicola come il mensile di musica, cinema, spettacolo, libri e soprattutto FUMETTI. Era Agosto del 2005 quando comprai il primo numero: ero appena diventato disoccupato. Mi ha seguito fino ad oggi, Luglio 2012, sette lunghi anni. Mi ha visto diventare da disoccupato ad occupato a disoccupato ad occupato. E mentre mi sforzavo di far notare al mondo le mie capacità lui era lì, ogni mese o quasi, perchè ad Agosto non è più uscito.
Ora lo vedo con un mensile che si occupa prettamente e solo di musica. Ok, è bello, ma non fa più per me. I fumetti sono stati relegati a poche strisce divise in 4 pagine. Le recensioni sono diminuite. Niente sembra più come prima e si stava meglio quando si stava peggio. Gli darò un'ultima chance a Settembre. Poi credo che posso iniziare a risparmiare quei tre sudati euri ogni mese.
"Max", invece, l'ho iniziato a comprare da prima. E credo si capisca benissimo perchè lo compravo. Sì, esatto, le poppe in copertina.
Poi, sconvolgentemente, ho scoperto che c'erano anche degli articoli! E mi piaceva come erano strutturati, di cosa parlavano e chi li scriveva. Era un giornale ironico che comprendeva una modesta dose di donnine in foto discinte(ma sicuramente artistiche). Era il mensile perfetto. Così perfetto che non ci pensai due volte a farlo diventare la mia prima rivista in abbonamento. Solo che, ora, dopo un'innumerevole cambio di direttori e di veste grafica e di idee per sopperire alla crisi("Max" ora è come se fosse il mensile della Gazzetta dello Sport), il mio entusiasmo per il prodotto della Rcs sta svanendo. Tra un mese scadrà l'abbonamento ed il mio pensiero è quello di donargli fiducia: un altro anno insieme. Ma forse sarà l'ultimo. Perchè sì, le donnine ci sono ancora, e sono sempre abbastanza discinte, ma sembra si sia persa l'ironia di fondo che accompagnava la lettura di ogni articolo.
O forse è solo colpa di internet che ci fa sapere tutto prima, anche di quando accade, e niente più ci sorprende.

In tutta quest'idea di cambiamento ritengo però che le passioni là devono rimanere. Se si perdono quelle si perde l'identità di noi stessi.
Facendo i dovuti scongiuri, annuncio che se un giorno non apprezzerò più i fumetti, il fantacalcio, la Juventus, Elio, e la mia amabile pulzella, quello sarà il giorno in cui potete colpirmi con una roncola. E spero vivamente lo facciate.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...