mercoledì 18 luglio 2012

Fragilità


Prima tenevo il conto, ormai non più. E' passato così tanto tempo da quella prima, famosa, volta che ormai mi sembra una cosa normale, un dolore che devo sopportare se voglio tenermi il mio piacere settimanale intatto. Senza importarmene se poi, quel piacere, un giorno o l'altro dovrò abbandonarlo. Perchè c'è una parte di me, specifica, che sa fare solo una cosa benissimo: girarsi in modo brusco, diretto e distorcersi con amore.
Sto parlando della mia caviglia sinistra, dolore e dolore della mia esistenza dal lontano 2006 credo. Da lì in poi ogni anno ho portato a casa, minimo, due distorsioni. C'erano periodi in cui mi sentivo così bene con me stesso che amavo l'idea di aumentarne il numero in modo vertiginoso.
Credo che la prima sia stata: prima di entrare in campo.
O forse mi sbaglio: non era la prima ma quella è stata forse la volta decisiva, quella che m'ha rovinato tutta l'articolazione in maniera definitiva che nemmeno una possibile operazione, che peraltro mi fu "avvisato" si doveva fare alla prima distorsione, avrebbe mai aggiustato.

(Scena.

Estate. Caldo. Gente che arriva già al campo, tutta felice. Ritorna un mio amico dopo un po', sto per entrare, ho tra le mani due bottiglie d'acqua da due litri ognuna, e la borsa sulla spalle con l'armamentario da partita.
Apro la porta che conduce al campo, c'è il gradino: scendo e sono a terra.
Guardiamo l'azione al rallenty!

Commento tecnico: In questo preciso momento, potete notare che il signor D. perde l'aderenza al terreno con il piede sinistro che collassa sul suo eccessivo peso, si distorce con vigore e inaspettato dolore e lo fa giungere a terra in preda ad atroci sofferenze, mentre i suoi compagni sullo sfondo sghignazzano.
Sonoro: "Sto...ca...de...ndoooooooooo. (TUTTO VERO!)

Questa memorabile giornata, che procurò anche una partita con un uomo in meno ai miei amici, ci fa capire che bisogna scendere con calma i gradini di mezzo centimetro. E che annunciare che si sta cadendo mentre si sta cadendo verrà ricordato ad imperitura memoria dai propri amici. E ricordato. E ricordato. Per i secoli dei secoli.)

Dopo aver visionato attentemente una delle mie più barbine figure possiamo concludere che se una caviglia cede una decina di volta in sei-sette anni vuol dire che ormai è bella che andata. In realtà è proprio così.
Un omone di due metri con due piedi di 49 e mezzo di misura l'hanno ideato con delle sottilissime cavigliette da prima ballerina dell'Etoile de Paris(se mi prendono mi trovo sposato pure a Balzaretti, due fortune in una!). Ed è per questo che l'omone rimane difficilmente in piedi.
Premettendo però che dal Dicembre 2009 ho fatto 185 partite, posso dire che nel bene e nel male gioco, e mi provoco dolore ben poche volte. L'anno scorso, ad esempio, ho resistito senza patemi vari dal primo gennaio fino al 28 dicembre. La caviglia ha ceduto due giorni prima del mio compleanno, tre giorni prima della partita tradizionale di fine anno. Un evento a cui potevo non partecipare ma che con grande sprezzo del pericolo(e vari insulti da chi mi conosceva) ho effettuato con entusiasmo.
Insomma la caviglia è bella che andata. Ormai non misuro più le distorsioni in "primo grado", "secondo grado", "terzo grado" e "seppellitemi in mezzo al campo" ma in "la solita", "la bastarda", "la stronza apocalittica" e "seppellitemi qui che sennò vi verrò a tormentare ogni santissimo mercoledì con grandine e bufere".

Oggi ho preso "la solita". Forse anche un po' "bastarda". Si capisce quando non è gravissima quando:
-) riesco a poggiare il piede a terra dopo cinque minuti
-) non urlo.
-) la partita continua senza che nessuno se ne renda conto.
-) qualcuno mi calpesta e si chiama fallo.

Ma è difficile che io non urli. Purtroppo è così: se sentite un povero animale da macello in lontananza che piange lacrime amare, beh, quello sono io dopo una distorsione. Ma poteva andarmi peggio, stasera. Ora sono dolorante e pur con il pollice della mano sinistra gonfio (ci potete credere che i pollici opponibili sono importantissimi? L'ho scoperto solo stasera!), e penso solo ad una maledettissima cosa: ho comprato la cavigliera giusto ieri. E' il destino o c'è qualcosa o qualcuno di infinitamente superiore che mi piglia per il culo?

Ai posteri l'ardua sentenza.



Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...