venerdì 22 giugno 2012

L'invidia del fan

Parla per te!

E' finita! Sono guarito, ho perso quella voglia smisurata di accondiscendenza da gente sconosciuta e mi sento bene, forse non l'avrei mai sospettato prima, ma sto bene. Vi ricordate il vecchio me? Quello che cercava in ogni modo di avere più "likes" su facebook e più "follower" su Twitter e più commenti su questo insulso blo, aggiornato ormai ogni due-tre giorni perchè il sottoscritto non riesce ad avere il tempo nemmeno per contarsi le unghie dei piedi? Ecco. Quel tizio è scomparso, svanito, distrutto.
Ma cosa è accaduto all'uomo che cercava amabilmente di spiegarsi perchè le note piene di significato di Camorra&Love che parlavano per frasi fatte, luoghi comuni, e detti popolari, fossero così amate dal pubblico più importante facente parte della creatura di Zuckemberg: gli adolescenti sgrammaticati.

Per loro una frase come "Rosso di sera bel tempo si spera" è come una poesia di Pascoli per un letterato. E' un pensiero che nella loro mente bacata non farà mai capolino e verrà messo da parte ed immagazzinato dietro a concetti ben più importanti quali:

-) il nuovo Iphone.
-) il nuovo Ipad.
-) il nuovo deceduto eccellente che dovrà insegnare agli angeli qualcosa(perchè sì, anche i bimbi hanno un cuore e tu che li critichi non capisci il loro dolore)
-) creare nuove pagine sgrammaticate.
-) andare su pagine altrui a dire "passa di qui" con relativo link.
-) vantarsi con gli amici di aver fatto follie con la squinzia/squinzio più bello/bella della scuola(quando si sa che non escono manco per un'ora al giorno perchè comporterebbe staccarsi dal pc).
-) varie ed eventuali che comprendono "i miei genitori sono degli idioti", "il mondo è fatto apposta per me", farsi foto davanti allo specchio con labbra alla Marini, rovinare con photoshop foto già rovinate di suo.

Per questo frasi del genere di "Cielo a pecorelle, acqua a catinelle", sarà condiviso più di un post che io stesso produco e regalo al pubblico (dal produttore al consumatore), perchè esprime un concetto perfetto su ogni punto di vista ma in poche semplici parole.
Come Twitter d'altronde.

Ma quello è un discorso a parte. Twitter non permette l'uso di note ma ha anch'esso la sua bella collocazione bimbesca di sottofondo. E lo si può spiegare in due semplici parole "belieber" o "directioner".
Credo che già c'ho fatto un discorso su questo argomento, ma mi permetto di ripassarci.
Anche qui funziona come Facebook l'idea del gruppo, dell'unione, della condivisione della stessa passione, forse un po' eccessiva, verso un gruppo musicale o un cantante. Nel senso del "io followo te se tu followi me perchè appartiamo allo stesso stile di vita". Sì. Perchè seguire un cantante per questa gente è uno stile di vita. Perchè alla voce segni particolari, sulla carta d'identità, queste persone si farebbero scrivere "beliebers" o "tizio dei One Direction sei troppo bono".
Ho visto certe cose su Twitter che voi non internauti non potreste nemmeno immaginare. Uno status recitava così:

"RYAN: SONO BRUTTO! OBAMA: COSA? PAPA: COSA? MONDO: COSA? RYAN: NO, SCHERZAVO, SONO PERFETTO".

Questo tweet, già orrendo perchè tutto scritto in maiuscolo, era uno dei top tweet giornalieri. E dopo averlo visto sono arrivato a questa considerazione: rimanere di nicchia, oppure per dirla papale papale: meglio che non mi si caghi nessuno. Perchè principalmente scrivo per me, scrivo di cose che mi piacciono, parlo del mondo intorno al sottoscritto ed ogni tanto invento anche storie ma mi piace l'idea di rimanere me stesso, e non lasciarmi influenzare enormemente da ciò che mi piace.
E va bene se la pagina fan del Bloggo consta di 530 anime pie, se il mio contatto Twitter ha solo 88 follower, va benissimo. L'invida del fan è finita. Ora vivo felicemente la mia esistenza da internauta fregandomene della massa.

E ci sto un'amore.

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