martedì 27 marzo 2012

Cercasi Samichlaus disperatamente


Gli uomini sono strani. Si affezionano alle cose, le danno nomi femminili e le rimangono poi fedeli a vita. Almeno finchè un'altra non capiti nella loro esistenza e gli faccia cambiare tutti i piani programmati fino a quel momento. E può accadere che un ragazzo abituato sempre alla solita bionda italiana, trovi per caso una rossa austriaca che gli faccia girare la testa. Il suo nome è Samichlaus.

E' una birra scura, come avevate capito, che da più di un anno è parte di me. Non sono un grande bevitore, metto i paletti avanti, ma mi piace assaggiare le birre nuove che posso trovare in giro. Rigorosamente in vetro, sia chiaro. Anche se l'altro ieri ho fatto una prova di birra in lattina e non è andata male.
La mia preferita ha un sapore dolciastro che si accompagna perfettamente a cene a base di carne e, da quello che dice l'etichetta, anche al cioccolato. Ora, sinceramente, non ho mai preso la birra su dolci e non credo lo farò mai. E' una mia limitazione mentale. Come per la maggior parte degli uomini ammettere che c'è una parte femminile in ognuno di noi. Io ne conoscevo uno che rinnegava apertamente la sua possibilità di essere gay. Cioè: ognuno di noi maschi può affermare che gli piacciono le donne, anche io lo affermo e lo confermo. Però, la maggior parte di noi non ha mai provato a stare con un uomo. Quindi, finchè non prova, non ha mai l'assoluta certezza di apprezzare solo le donne. Può capitare che piacciono entrambi o si rimane della propria opionione principale o la si stravolge completamente. Lui rinnegava con forti urla la remota possibilità che gli piacessero gli uomini convincendo i presenti alla discussione che avesse un'attrazione fortissima per gli uomini. Da quel momento mi sentii lievemente lusingato. Peccato che fosse un cesso.

La Samichlaus, dicevo, è un dono del cielo che mi fece in un momento triste della mia esistenza, accaduto l'anno scorso. Verso Febbraio mia madre tornò a casa con un cartone di birre, per motivi che non sto qui a spiegare. Basti solo sapere che erano gratis ed erano tante. La maggior parte consistevano in Guinnes(che non riesco a bere per il forte sapore dell'orzo), Du Demon (buona) e Schloss Eggemberg (che era molto buona) e poi c'era lei. L'unica e insostituibile. La assaggiai e ne rimasi stupefatto. Mio fratello, che è più incline al settore vinicolo, non riuscì a berla. Erano tutte mie!

Durarono un bel po'. Alla fin fine le Guinnes le regalai perchè non riuscivo a sopportarla. E mi misi il cuore in pace sapendo che non avrei potuto più trovarla. Un giorno poi, per caso, sempre in quel 2011, credo in estate, vidi Lei, in un supermercato Leclerc che mi guardava. Il prezzo, niente affatto economico, citava 2 euri e 50 per una bottiglietta da 33 centilitri. Ne presi 4.
Da lì è divenuto quasi ciclica la mia spesa mensile di birre inclusa Lei. Provavo altre ma rimanevo sempre fedele a Lei. Lei era colei che bevevo per i festeggiamenti importanti. Per le vittorie juventine da ricordare, per le serate felici con la mia ragazza dove due cuori uniti si cibavano allegramente sbevazzando soavemente. Lei era il regalo perfetto per i miei capi, era l'ultima birra bevuta prima del mese di sobrietà(che faccio ogni 5 mesi da bevitore) ed era la prima bevuta dopo. Lei non c'è più.

Già da un mese la catena di supermercati non la vende. Eppure andava fortissimo. Eppure è scomparsa. Tra qualche giorno, quando mi troverò a passare da quelle parti, chiederò a qualche gestore se e quando ritornerà. Io l'aspetto. Intanto ho cercato ovunque se potessi trovarla in altri luoghi, in altri laghi. Nulla. Forse potrei ordinarla via internet ma solo se dispongo di una società. Cosa di cui, ovviamente, non dispongo. Un giorno avrò una libreria o una fumetteria o una giocoleria e potrò ordinarla, così da far ubriacare i miei giovani clienti ed iniziarli all'alcool. Al buon alcool.

Mi manchi Samichlaus. Mi manchi già tantissimo. L'ultima è andata domenica sera, dopo il gol di Del Piero. Ho capito che potevo cenare felice. Grazie Samichlaus. Stai pur certa che ti ritroverò.

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