lunedì 9 gennaio 2012

L'arcobaleno


 Piccoli antefatti.

Oggi ho dormito cinque ore per accompagnare la mia lei ad un esame. Poi codesto esame non si è più svolto, almeno per lei ed un altra ventina di ragazzi, perchè la professoressa aveva altri impegni. Solo a me 'sta cosa mi sembra lievemente strana? Capisco rispettare i professori, cosa che deve sempre accadere, ma in questo caso bisognerebbe rispettare anche gli studenti. Primo: arrivando in orario quando si da una data, un luogo, un'ora precisa. Secondo: rimanendo fino alla fine del proprio compito. Siamo italiani, troppo certe volte.

Mi sono caricato di caffeina ma non è servito granchè. Alle ore 17, dopo aver concluso il primo volume de La Torre Nera, sono crollato. Ho sognato cose strane, non ricordo affatto.

Da oggi sono in "ferie" per quasi tre settimane. Ho pensato a poche cose che scaturiranno da ciò. Primo: il mio pizzetto arriverà ai fasti di un tempo. Secondo: potrei fare il censimento fumettesco che volevo sempre fare e che, per vari motivi, rimandavo. Terzo: scrivere. Quarto: capire dove mettere il blocco di fumetti Marvel che arriverà a casa mia. Molto probabilmente sarà immagazzinato altrove.

In tutto ciò oggi, mentre andavo a riscuotere la prima vincita di questo 2012(nel 2011 non ne ho vinto una), stavo rischiando, insieme alla mia pulzella, di volarmene via col vento. Ritornando poi a casa ho sentito la pioggia, mi son acceccato con il sole, ho visto un arcobaleno. Tutti e tre contemporaneamente. Una cosa così bella che dovevo per forza inserire questa canzone sul blog, che da un senso a tutto ciò sia accaduto oggi. Anche solo per un attimo.

Certe volte anche io vorrei sentirmi un tramonto di sera.



Io son partito poi così d'improvviso
che non ho avuto il tempo di salutare
istante breve ma ancora più breve
se c'è una luce che trafigge il tuo cuore
L'arcobaleno è il mio messaggio d'amore
può darsi un giorno ti riesca a toccare
con i colori si può cancellare
il più avvilente e desolante squallore

Son diventato se il tramonto di sera
e parlo come le foglie d'aprile
e vivrò dentro ad ogni voce sincera
e con gli uccelli vivo il canto sottile
e il mio discorso più bello e più denso
esprime con il silenzio il suo senso

Io quante cose non avevo capito
che sono chiare come stelle cadenti
e devo dirti che è un piacere infinito
portare queste mie valige pesanti

Mi manchi tanto amico caro davvero
e tante cose son rimaste da dire
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire

Son diventato se il tramonto di sera
e parlo come le foglie d'aprile
e vivrò dentro ad ogni voce sincera
e con gli uccelli vivo il canto sottile
e il mio discorso più bello e più denso
esprime con il silenzio il suo senso

Mi manchi tanto amico caro davvero
e tante cose son rimaste da dire
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire


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