giovedì 13 ottobre 2011

L'assenza



(D è solitario in scena, cammina davanti e dietro senza trovare pace. Alla fin fine si siede su un muretto)

D: Ma sì....ma chi ha bisogno di quello lì. Non ne ho mai avuto bisogno figuriamoci ora, un tizio che non riesce a mantenere tre promesse tre in quattro anni...chi ne ha bisogno? Io no di certo..

(Si porta le mani agli occhi, abbassa la testa, poi la rialza tutto d'un tratto)

D: Ora ho il controllo assoluto, cribbio. Ora posso fare quel che più mi aggrada senza che lui mi rompa parti delicate del mio corpo in senso metaforico. La vita è meravigliosa. Prepariamoci ora al

ONE MAN SHOW DI D.
Tutto ciò che avresti voluto leggere ma per colpa di F non ho mai potuto fare


D: Poesie!

Giurami che non mi abbandonerai
io per te vivrò
in un'estasi di amore
solo te conoscerò.


Con gentilezza ti amerò
senza fartelo pesare.
Dei regali ti darò
selezionandoli con passione.


Perchè solo te io vorrò
vita natural durante
o perlomeno per qualche anno,
sì sono sincero,
fino alla prossima espansione
cara amata x-box.

E se la ps3 scende di prezzo
ti rottamo in un attimo
piccola mia.

D: Filosofia di vita.


Il tempo che passiamo su questa terra è veloce, quasi come un battito di ciglia di una farfalla, se avesse le ciglia. Siamo qui, e domani non ci saremo più e che ricordo avranno di noi i nostri discendenti. Pensate ai vostri bis-nonni o anche solo agli zii dei vostri genitori. Ve li ricordate, avete di loro dei bei ricordi di bei avvenimenti della vostra infanzia. Sono pochi o perdipiù sfocati? E' normale. Ben pochi di noi su questa Terra potranno vantarsi di aver cambiato la Storia, quella con la S maiuscola. Se stiamo qui ancora a parlare di Plauto, di Nerone, di Annibale, di Napoleone o di Colombo un motivo ci sarà. Non sono solo nomi scritti su un libro di testo delle medie, sono persone. Persone che hanno dato modo agli altri di essere ricordati. E noi? Che modo avremo? Come faremo a far capire agli umani del futuro, o a chi verrà al posto loro, di aver vissuto su questa Terra prima di loro? Chi sopravvive alla propria morte? I politici? Alcuni, quelli veramente bravi o quelli pessimi. Gli inventori? Certo, perchè le loro idee verranno portate avanti per millenni, se non si riescono a migliorare. Gli artisti? Ovvio. Senza di loro non avremmo niente. Non avremmo nè musica, nè cinema, nè teatro, ne l'amore. Però è brutto pensare che un futuro, un Massimo Boldi, sarà più ricordato di una Margherita Hack, ma la televisione è solo una moda momentanea, un giorno sparirà senza rimpianti. E i medici? Verranno ricordati? Quelli che magari fanno solo il loro lavoro: quello di salvare vite. Non quelli che hanno tre studi, dodici case e due barche. Quelli che hanno fatto questo mestiere per il nobile intento di essere utili agli altri. Sì, quei medici che vanno, magari, nelle zone più buie di questo mondo, che si possono trovare in Africa, in Afghanistan o addirittura dietro casa tua, in quell'ospedale senza fondi, che il medico deve portarseli da casa gli strumenti giusti. Loro verranno ricordati? Sì, ma solo nella mente e nel cuore di coloro che hanno salvato o almeno hanno provato a salvare. E in tutto ciò, gli innamorati, dove stanno? Quando entrambi vanno via il loro ricordo in chi rimane? Nei figli, se ne hanno avuti, negli amici, se li hanno voluti. E se non hanno mai avuto nessuno che si ricordasse di loro? Dove va' a finire quel sentimento che li ha uniti per così tanto tempo. Perchè seppur son stati insieme un mese, un anno o un giorno, quell'amore era così smisurato da aver rallentato il tempo attorno a loro. E con loro rimane, quell'amore, e da loro riparte e si ode nel luogo in cui sono vissuti, in cui hanno capito che da soli non ce l'avrebbero mai fatta e che in due, contro il mondo, si può vincere. Anzi, si deve vincere. O si può anche lasciarlo scorrere senza curarsene. Che vada avanti da solo.

D: Racconti sconclusionati.

Carlo aveva poche passioni nella vita. Una di queste era collezionare cicche di sigarette altrui. Era una cosa che lo mandava in solluchero come poche altre. Stazionava abitualmente fuori bar, stazioni, aereoporti, cinema e ogni qualsiasi luogo di aggregazione. Odiava i concerti, lì buttavano le cicche nelle bottiglie di birra ed ormai erano bagnate ed inservibili. Carlo viaggiava molto. Aveva un armadio, a casa, pieno di buste di plastica con dentro le cicche di ogni paese o nazione che aveva visitato. C'era quella sigaretta lunga di Madrid, il sigaro di Francoforte, la canna di Amsterdam, il tabacco arrotolato manualmente di Roma. Perchè tutti erano bravi a collezionare bustine di zucchero, francobolli, fumetti o cartoline. La cosa difficile, in quella ricerca continua e costante, era che lui era l'unico a farlo al mondo. E non poteva scambiare niente con nessuno, doveva andare avanti da solo, per la sua strada. Un giorno conobbe una donna che aveva un hobby, quasi simile al suo: collezionava bicchieri di plastica usati da altre persone, non da lei, ci teneva a questa cosa.  L'amore trionfò perchè poterono parlare l'un l'altro della propria passione e da quel giorno le cicche di Carlo trovarono una nuova casa nei bicchieri di lei. Carlo e Lela da lì in poi, iniziarono a visitare ogni Paese sulla Terra per completare la loro collezione per nazionalità. Con un impegno non da poco: trovare il Sacro Graal di plastica e una cicca in Groenlandia, sotto la neve perenne.

D: Domande insulse verso un fantomatico co-admin di un Blog:

41) Ma è vero che sa comporre i tasti del telefono o è una leggenda metropolitana, signor Savino?
42) Anche lei ha proposto un nuovo nome per il Pdl? E la scelta è tra "Forza Bloggo" o "Le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile", giusto?
43) Ma è una coincidenza che lei dice di apprezzare Obama ed ora il Presidente è ai minimi storici?
44) E perchè non dice di apprezzare Berlusconi?
45) Dica la verità, non scrive sul blog perchè sta scrivendo un romanzo, giusto?
46) Perchè se non è un romanza ma è un porno, le suggerisco di usare il copia-incolla per parte dei dialoghi. Conosce il Copia-incolla?
47) Ritornando a noi, come vive il fatto di farsi odiare sistematicamente dal suo co-admin?
48) Ha in programma di regalargli un weekend per due persone a Lucca ai primi di Novembre per farsi perdonare?
49) Se così fosse, sa che sarebbe tanto amato dal suo co-admin?
50) Se così fosse, sa che il tizio in questione smetterebbe con queste domande inutili?

(D declamò tutto con entusiasmo e poi si sdraiò sul muretto, stanco. F era lontano chissà dove e lui, pur avendo un blog tutto a sua disposizione, non riusciva a gioirne fino in fondo. E con una piccola lacrima si addormentò.)


FINE QUARTA PARTE

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