lunedì 7 settembre 2009

Viaggi e miraggi...




E così, andrò a Milano.
Partirò i primi di ottobre, carico di aspettative e di speranze, di sogni e di progetti per il futuro. Partirò lasciandomi alle spalle l'aria di Chieti, quell'aria con cui ho convissuto per 23 anni e da cui desideravo sempre andare via.
Andrò via col treno, perchè è col treno che ho sempre immaginato le partenze importanti, quelle che significano davvero qualcosa. Avrò due o tre borsoni con me, carichi di vestiti per l'inverno e di provviste di coraggio, e mi guarderò all'indietro mentre salgo sulla mia carrozza.
Guarderò indietro, verso tutto quello che mi sto lasciando alle spalle. E allora forse realizzerò quanto mi mancherà tutto quello che ho qui e che non sono mai riuscito ad apprezzare. Quanto mi mancheranno le piccole cose, i piccoli gesti, le azioni quotidiane che compio senza neanche rendermene conto. Quanto mi mancherà la colazione la domenica mattina con Alessio e quanto mi mancherà il cd del mese; quanto mi mancherà il mio palazzo con tutti i condomini, quanto mi mancherà il tremendo cigolio della porta di casa mia, quanto mi mancheranno le suonate con mio fratello e i pomeriggi passati ad aspettare che uscissero i miei per potermi guardare un film degli anni '30 senza che nessuno mi potesse dare fastidio. Mi mancherà l'edicola alla stazione, la colonnetta, viale benedetto croce e la strada della zona industriale che facevo per andare a casa di Paola, cantando a squarciagola senza paura di essere visto. E quanto mi mancherà il palazzo di Paola, con tutto quello che ha significato e significa ancora per me. Mi mancherà il padrone di casa, mi mancheranno le scale fatte a due a due, mi mancherà l'ascensore rumoroso, il parcheggio di culo, le partite a scacchi con Nino, le serate passate a cercare di guardare un film con il lettore divx che non funzionava, i piatti lavati dopo pranzo, le puntate di Beautiful e di Cento Vetrine insieme a Marialisa, il computer scassato di Miriam e tutti i vari "stronza" che le dicevo, il giochino in cui cercavo di infilare la pallina nel canestro, le partite a Cluedo tutti insieme ("tu mi vuoi fottere!"), le serate passate a guardare X-Factor, mi mancherà Another One Bites the dust suonata da Nino, il ventilatore malefico che mi seguiva ovunque andassi, tutti i vari fumetti che portavo in quella casa cercando di farli leggere a Paola e a Miriam, tutte le discussioni con Nino sui fumetti, tutte le foto sull'armadio di Paola, la camera di Paola.
E Paola. Lei mi mancherà più di qualunque altra cosa.
Mi mancherà la piccola quotidianità che ho vissuto con lei per tutto quest'anno, mi mancheranno i momenti belli passati con lei (tantissimi) e anche quelli brutti (pochi, per fortuna). Mi mancherà il suo sorriso, il suo sguardo, le sue parole quando stavo giù, mi mancherà quella sensazione che mi prende ogni volta che entro a casa sua, quando lei è nella stanza ad aspettarmi e a me sembra di essere tornato nella mia vera casa. Mi mancheranno le sue risate ogni volta che facevo una battuta troppo idiota perchè gli altri la capissero, mi mancheranno le sere passate a guardare Friends in inglese, a mangiare taralli e friselle pugliesi e a buttarci su quel divano tanto scomodo da farci venire il mal di schiena. Mi mancheranno le uscite per andare alla Conad, quelle per andare all'Acqua e Sapone e quelle per venire a casa mia. Mi mancherà lei, tutto quello che faccio di solito con lei, tutto quello che significa per me averla affianco e poterle tenere le mani quando tutto sembra andare per il verso sbagliato.
Mi mancherà tutto questo, e anche di più. Mi mancherà anche la mia famiglia, in fin dei conti. E' dura ammetterlo, ma mi mancherà anche questa città, con la sua apatia e la sua tranquillità.
E' strano rendersi conto di tutto questo solo ora che ho deciso e ho trovato la forza di andare via. Come se ora fossi riuscito a dare un senso a tutte quelle azioni che primo compievo abitutalmente senza dare loro nessun significato. Come se non riuscissi a capire quanto fossero parte della mia vita. Come se non riuscissi a capire che, in fondo, andavano a costituire la mia vita.
E ora, di colpo, mi chiedo quanto di quello che ho fatto finora riuscirò a portare a Milano, quanto riuscirò a ricreare quella piccola quotidianità che qui quasi mi pesava. Mi chiedo se farò le stesse cose, e se riuscirò a sentirmi ancora me stesso nonostante sia sempre io.
E poi capisco, tutto ad un tratto, che tutto quello che sto lasciando non è perso, anche se forse non si potrà creare mai più. Capisco quanto tutte le azioni che formavano il mio vivere quotidiano, rimarranno per sempre con me, insieme a tutti quei volti e quelle persone che riempivano la mia vita.
E quando sarò lì, a Milano, steso sul letto della mia stanza avvolto da una coperta di malinconia, ripenserò a tutte le persone splendide che ho lasciato qui e a tutto quello che sono riusciti a darmi, a tutte le piccole cose che mi aspettano quando tornerò a casa, a tutto l'amore che provo per Paola e che me la farà sentire vicina sempre, anche a più di cinquecento chilometri di distanza. Ripenserò a tutto questo, e sentirò un'incredibile forza che mi permetterà di andare avanti, ringraziando qualcuno lassù per avermi dato la fortuna di essere circondato da persone migliori di me.


p.s. prima che Luttazzi possa rompere i cosiddetti in quanto il suo nome manca nella lista, lo informo da subito che lui non mi mancherà affatto, visto che avrò con me il computer portatile e ci potremo sentire ogni volta che ci pare! (cioè mai! :P )

8 commenti:

luttazzi4ever ha detto...

Ecco. Ero pronto a scrivere uno dei miei post malinconici e pieni di vita depressiva e subito tu mi anticipi. Più vai avanti e più diventi odioso lo sai? Anche se hai ragione. Questo è il momento in cui, forse, stai diventando un ometto, caro mio. Vai a Milano non per vantarti di vivere nella stessa città di Ronaldinho, non per andarti a vedere le partite a San Siro, non per provarci con le starlette che non ti cagheranno di striscio. No. Tu vai a Milano perchè sai cosa vuoi fare e ne sei felice, suppongo. Ma triste. Pieno di quella tristezza che accompagna solo i grandi eventi. E se fossimo in un film sentiremmo la colonna sonora triste quando salirai in quel treno. Quando Paola piangerà ben sapendo che tutto ciò che fai lo stai facendo anche per lei. Quando tuo fratello ti abbraccerà forte, triste. Quando i tuoi(con tuo padre ancora convinto che io l'anno scorso gli abbia fatto uno scherzo dicendogli il mio nome) un po' commossi guarderanno il loro primogenito avventurarsi verso il proprio futuro. Vai Francesco. E' quella la tua strada. E se magari incontri Juliana Moreira dille che è una topa pazzesca da parte mia.

Ovviamente ci sentiremo, credo, molto più di prima. Mi hai trascurato di questi tempi, sciocchino!

sabrina ha detto...

Ciao grazie per esserti aggiunto ai miei membri. Spero che ci racconterai tutto ciò ti accadrà nel tuo viaggio ti ringrazio di nuovo per la tua amicizia e un'abbraccio a presto!!!!

S ha detto...

Questo tuo ultimo post mi ha molto colpito, Dj. E non perché tu sia riuscito a infilare l'Acqua & Sapone in un post del genere e io ci sia andato sia il giorno in cui l'hai scritto che il giorno dopo, o perché tu non abbia insultato il tuo compare Luttazzi. (:D :P)
Mi ha colpito perché in alcune delle cose che hai scritto mi ci sono ritrovato: l'insofferenza per il luogo in cui si è sempre vissuti, la sensazione di sentirsi a casa quando ti trovi nella stanza della donna che si ama, il divano scomodo, il condividere insieme una passione sfegatata per un telefilm, il portarle i fumetti che vuoi che legga... persino il cantare a squarciagola in macchina solo quando si è sicuri di non essere visti! E anche, appunto, la voglia di evadere dal luogo in cui si vive, sentito come troppo sonnacchioso, di mettersi in gioco e realizzarsi in un luogo più stimolante; solo che io, avendo avuto la fortuna di trovare un lavoro stabile qui, non ho potuto farlo. Per il momento. Poi chissà... anche se il lavoro che svolgo è di quelli che "sarebbe da stupidi rinunciarci"™, non si sa mai cosa possa accadere. ;)
Non conosco il motivo per il quale stai andando a vivere Milano (magari l'hai scritto e si trova tra quei post che devo recuperarmi), ma spero che sia per trovare un modo di realizzare i tuoi sogni e le tue aspirazioni. Un grosso in bocca al lupo!
Simone

MaxBrody ha detto...

Si può dire che Dj è un eroe moderno? Di questi tempi, trova il coraggio e la determinazione di ottenere quello che più desidera. Invidia.

P.s.: ovviamente, se hai bisogno di qualsiasi cosa, fai un fischio!
P.p.s.: sono esclusi i passaggi in macchina, dato che non ho la patente, ma sto provando a rimediare
P.p.p.s.: ricordati di premunirti con qualche spray anti-leghista! :-P

valeria picaro ha detto...

buon viaggio Fra E BUONA FORTUNA :)

DjJurgen ha detto...

@Lutty: grazie delle belle parole, davvero! :) Forse è il primo commento che lasci in cui non mi insulti...e in più ci hai anche preso nel descrivere un pò l'atmosfera generale del momento! :D
Sappi però che un pochino vado a Milano anche per vantarmi di vivere nella stessa città di Ronaldinho...vuoi mettere??? :D

@Sabrina: Grazie per il commento, e torna quando vuoi! :)

@Tyrrel: sono contento di non essere il solo a provare certe sensazioni...anche se sul cantare in macchina a squarciagola avevo qualche sospetto, visto che quando qualche volta mi capita di cantare di giorno (venendo visto da quelli che vengono dall'altro lato), mi guardano tutti un pò male! :P
In ogni caso, no, non l'ho scritto nel post, ma vado a Milano per seguire il corso di sceneggiatura alla Scuola Del Fumetto, tenuto da Diego Cajelli e Alex Crippa...
Ah, Tyrrel, visti i presupposti ti aspetto a Milano, eh! :P

@Max: Si può dire? No, non lo so se si può dire...un eroe non dovrebbe avere paura di niente, un eroe non dovrebbe avere mille dubbi, un eroe non dovrebbe arrivare a pensare di aver preso una decisione sbagliata...mi sa che non sono tanto buono come eroe...
per il resto, certo che ti faccio un fischio!!! Così poi ci conosciamo, ci facciamo una foto insieme e la mandiamo al buon Lutty per farlo schiattare d'invidia!!! :D
ah, e per gli spray che mi consigli? Peperoncino calabrese o estratto di Mar Ionio??? :D

@Valeria: Valeee!!! :D Non pensavo neanche ci passassi, da qui!!! :D
In ogni caso, grazie!!! Speriamo che il tuo augurio venga ascoltato, lassù! :D

S ha detto...

@Dj: Sul cantare a squarciagola di giorno, credo di comprendere gli sguardi degli altri automobilisti. :P
Su Milano, chi può dirlo... "sempre in movimento il futuro è!" come disse il buon maestro Yoda. Male che vada potremmo incontrarci quando andrò da "semplice" turista. ;)
Auguroni per il corso!!! :)

Unknown ha detto...

Mi sembra di aver letto il viaggio che non riuscirò a fare mai. In bocca al lupo.

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